mercoledì 16 settembre 2009

IL porcospino


Chi di voi non ha mai sentito parlare del famosissimo riccio di terra? In latino ericius, da er eris, riccio e trave irta di punte di ferro, un mammifero detto anche porcospino per la presenza sul suo dorso di piccoli peli acuminati. Lungo ca. 30 cm è diffuso, anche con molte sottospecie, in tutta Europa, ha i sensi molto sviluppati, in particolare olfatto e udito, un po' meno la vista. Predilige le zone boscose o arbustive non molto umide, trascorrendo la giornata generalmente nascosto fra il fogliame in tane che scava nel terreno a più di 50 cm di profondità, divora molti insetti nocivi alle colture dell'uomo oltre a chiocciole, topi e perfino vipere al cui veleno è parzialmente immune, di solito esce allo scoperto nelle ore crepuscolari per cacciare il suo cibo. E' un animaletto simpatico che può essere per fino addomesticato, non ha paura dell'uomo e molto spesso costruisce le sue tane nei pressi di fienili e fattorie. Molto spesso è facile reperire cuccioli di riccio orfani, per evitare che muoiano è necessario accudirli fino al raggiungimento dei 500gr di peso, procurti una siringa e del latte privo di lattosio, puoi reidrtarlo con del thè al finocchio. I piccoli hanno bisogno di pasti frequenti curca 8 al giorno,Raggiunti i 400/500 grammi di peso i giovani ricci potranno essre liberati gradualmente: prima costruendogli un recinto nel posto in cui andranno liberati, poi allargandolo, poi aprendoci un varco perchè possano entrare e uscire liberamente...Ancora meglio sarebbe portarli in un Centro Recupero Animali Selvatici, in provincia di Reggio Emilia ne otrai trovare uno specializzato, “SOS ricci”.

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