domenica 27 dicembre 2009

Ecco come si addestrano gli animali al circo Ringling


Sono foto orribili quelle scattate da Sam Haddock, ex addestratore di elefanti, nel centro di addestramento del circo Ringling Bros e Barlume & Bailey.
L'addestramento crudele e violento riservato ai cuccioli d'elefante consiste nel legare questi poveri animali e sottoporli alle scosse elettriche.
Il circo Ringling ha tenuto segreto a lungo tutto ciò, ma le foto si Haddock non passano inosservate, e l'associazione PETA ha già presentato denuncia al Governo degli Stati Uniti.
Ecco alcuni degli abusi documentati dalle fotografie dell'ex addestratore Sam Haddock:

- uno dei manager del circo tiene in mano un pungolo che emette scosse elettriche mentre “addestra” un cucciolo di elefante;
- i cuccioli d’elefante sono separati a forza dalle madri;
- i cuccioli di elefante vengono legati con corde alle zampe, alla proboscide, alla schiena e al collo mentre un gruppo di addestratori li colpisce con bastoni uncinati e li usa per sbatterli a terra;
- tre bastoni uncinati sono usati simultaneamente su un cucciolo di elefante forzandolo a imparare a fare la verticale.

Questo "addestramento" dura tre o quattro ore al giorno, per un periodo di circa un anno.
Dal 1998 ad oggi al circo Ringling sono morti quattro cuccioli d'elefante, ad uno dei quali durante l'addestramento sono state spezzate entrambe le gambe posteriori; un altro cucciolo sarebbe borto annegato mentre cercava di fuggire da un addestratore.

Dopo queste dichiarazioni non c'è niente di più scontato di chiedere che l'Italia, così come tutti gli altri paesi del mondo che ammettono le crudeltà riguardanti anche gli animali da circo, bandisca una volta per tutte l'uso degli animali da questi "luoghi di spettacolo".

lunedì 21 dicembre 2009

Caccia alla lepre,aereoporto di Orio.


In prossimità dell’aeroporto di Orio, Bergamo, nel giorno 20 dicembre 2009 si è svolta una battuta di caccia un poco insolita. Presso l’aeroporto erano state segnalate delle lepri che attraversavano, in corsa, le piste di atterraggio e decollo rischiando così di creare problemi seri agli aerei e all’incolumità di animali e persone. Il personale dell’Ambito Territoriale di Caccia della Pianura Bergamasca ha provveduto ad organizzare nella mattinata una caccia alla lepre, catturandone 53 esemplari in cinque ore e mezza a partire dalle 7 di mattina sino alle 12:30. Sono entrati in azione 55 cacciatori che hanno installato reti e spinto gli animali, tramite suoni, verso le posizioni desiderate. I 53 esemplari di lepre catturati saranno rilasciati delle oasi di ripopolamento nella Provincia di Bergamo. Garantendo così l’incolumità degli animali, il tutto si è svolto senza disturbare le consuete attività dell’aeroporto.

mercoledì 16 dicembre 2009

I cani sempre più spesso colpiti da tumori

Sono sempre di più i cani colpiti da cancro: le cause sono diverse, ma in ogni caso gli effetti sono terribili.
Ci sono alcune razze maggiormente a rischio rispetto ad altre: i beagle ed i golden retriever sono soggetti ai tumori alla tiroide; i boxer ed i labrador di tumori della pelle ed il pastore tedesco è maggiormente esposto a problemi alla milza.
A mettere in luce questo problema troppo spesso sottovalutato è stato il veterinario Nicola Imbimbo, intervistato dalla rivista "I Nostri Cani".
Gli apparati maggiormente colpiti sono quello empoietico, gastroenterico e respiratorio.
Secondo Nicola Imbimbo la costituzione biologica tra uomo e cane è molto simile. Il cane, quindi, è un importante anello di congiunzione nella ricerca scientifica in quanto questa biosimilitudine consente di ottenere la stessa efficacia dei farmaci per la cura del cane anche per quanto riguarda l'organismo umano.

Polipo intelligente, utilizza una noce di cocco per proteggersi

Utilizzando il guscio di una noce di cocco finita casualmente sul fondo dell'oceano, questa creatura marina è stata filmata mentre utilizza il guscio per nascondersi.
I filmati, realizzati nei fondali tra Indonesia e Thailandia tra il 1999 ed il 2008, riprendo i polipi mentre utilizzano il guscio di una noce di cocco per rifugiarvisi in caso di pericolo e, se si sentono particolarmente minacciati, trasportano persino il guscio sostenendolo con le ventose e camminando sul fondale.
I polipi sono stati avvistati almeno quattro volte in questi atteggiamenti, ciò prova che questo comportamento non è del tutto casuale.
La ricerca, guidata dal biologo marino Julian Finn, è stata pubblicata su Current Biology ed in pochissimo tempo ha fatto il giro del mondo.
Secondo gli scienziati, è nel DNA dei polipi l'azione di nascondersi nei molluschi bivalvi, abitudine che è stata persa poiché l'animale ha scoperto il guscio della noce di cocco come uno scudo più leggero e comodo da trasportare.

Trovata aragosta gigante in Inghilterra


E' stata catturata nel Devon, a largo della costa britannica del Dartmouth, una delle aragoste più grandi mai avvistate in Gran Bretagna.
L'animale misura cira un metro e si tratta dell'esemplare più grande avvistato negli ultimi 80 anni.
L'aragosta è finita per sbaglio nella rete del pescatore inglese Simon Sharp, che dopo averla fotografata con il cellulare l'ha immediatamente rilasciata in mare.
"Si vedeva che era una bestia vecchiotta. Non sarebbe stata buona da mangiare, era dura come il cuoio", ha dichiarato Sharp al quotidiano Daily Mail. "Se l'avessi portata a riva per pesarla e misurarla per bene l'avrei probabilmente danneggiata, e dunque ho preferito liberarla subito".
Stando a quanto dichiarato dal pescatore, la creatura dovrebbe avere circa cent'anni, è lunga più o meno un metro e possiede delle tenaglie ognuna delle quali misura 15 cm.

venerdì 11 dicembre 2009

In Bolivia i topi anti-mina si allenano con i gatti



Chi ha detto che Tom e Jerry non possono essere amici?
Ormai da quache anno a questa parte, un reparto speciale della polizia colombiana ha il progetto di addestrare i topi anti-mina a fiutare le oltre 100mila mine terrestri con l'aiuto dei gatti.
Il veterinario Luisa Mendez ha spiegato che mettere i topi faccia a faccia con un nemico aumenta la loro concentrazione una volta liberi.
"Qui i gatti giocano con i topi invece di attaccarli - ha spiegato la veterinaria - I gatti indossano scudi sugli artigli per non provocare ferite e di conseguenza i topi si sentono a loro agio a giocare con loro".
Ai topi viene insegnato a bloccarsi di fronte alle mine, posizione difficile da mantenere per la paura di essere attaccati dai nemici.
Il supervisore del progetto, il colonnello Javier Cifuentes, ha dichiarato che l'indice di successo dei topi nel riconoscimento delle mine è del 96%.
La domanda che viene da porsi a questo punto è: perché i topi e non i cani?
La risposta in realtà è molto semplice: grazie al loro peso i roditori, a differenza dei cani, non rischiano di innescare esplosioni.

Cane troppo pesante, niente ascensore per lui.

Tobia è un mastino inglese che, a causa della sua taglia extralarge, dovrà dire addio all'ascensore del condominio dove vive con la sua padrona, in zona via Melchiorre Gioia a Milano.
Tobia ha solamente 15 mesi e pesa già sugli 87 chili, e vista la rapidità con cui acquista peso, tra non molto supererà il quintale.
Secondo l'amministratore del palazzo, l'animale è troppo pesante per salire in ascensore e superare così i cinque piani di scale che dividono l'ingresso dello stabile e la porta di casa.
Questa curiosa notizia è stata messa in risalto dall'Aidaa, l'associazione italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente che ha raccoto il disappunto della proprietaria del cane e lo ha rilanciato sul suo sito web.
Il tribunale dell'associazione ha emesso una sentenza di conciliazione con la quale si impone al condominio di lasciar utilizzare l'ascensore all'animale visto che il suo peso sommato a quello dei proprietari è in piena conformità con i limiti massimi previsti dal trasporto.
Per il momento i padroni di Tobia non possono fare altro che attendere che l'amministratore tolga l'assurdo divieto, e se non è disposto a farlo, dichiara Lorenzo Croce, presidente dell'Aidaa, "lo trascineremo in tribunale e chiederemo la sua condanna ed un risarcimento con il quale i proprietari di Tobia potranno comperarle da mangiare per i prossimi 10 anni. Vista la sua mole -conclude- è facile pensare che non sarà una richiesta di lieve entità economica".

I cani non sono giocattoli, non regalarli a Natale!


Per il decimo anno il Fondo Amici di Paco promuove la campagna contro l'acquisto natalizio, spesso irresponsabile, di cani o gatti, i quali, finita la sorpresa, corrono il rischio di finire per strada come troppo spesso accade.
Sono circa 150.000 i cani che ogni anno vengono abbandonati per strada, e ben 4.000 gli incidenti causati ogni anno dai randagi, vittime degli abbandoni, più frequenti dopo il periodo natalizio.

Sono dati impressionanti, questi, ma la situazione non può migliorare se ogni anno questi poveri animali vengono fatti trovare, belli e infiocchettati, sotto l'albero di Natale, perché un cucciolo è un dono stupendo, ma dopo un po' cessa di esserlo, secondo molti, e non c'è miglior rimedio dell'abbandono.

Un cane, un gatto, qualsiasi animale, è un compagno di vita. Lui avrà sempre bisogno di te.

"Oltre alla nostra campagna estiva contro l'abbandono, da dieci anni per Natale promuoviamo una campagna che parte più a monte. Dal momento, cioè, della decisione di acquistare o adottare un cane", ha dichiarato Chiara Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco, e conclude dicendo:
"Ogni anno sono sempre di più le testate stampa o TV che ci danno una mano a diffondere la nostra campagna di Natale e spero che continuino ad aumentare"

mercoledì 9 dicembre 2009

martedì 8 dicembre 2009

Aperte le gabbie nel canile di Manduria, una vera e propria strage di animali


Di notte degli intrusi sono entrati nel canile ed hanno aperto le gabbie provocando una vera e propria strage gi animali.
E' successo nel canile comunale di Manduria, sotto sequestro per una richiesta su presunti maltrattamenti degli animali.
Le riprese effettuate dalle telecamere del sistema di sorveglianza interno e consegnate agli investigatori mostrano una persona con il volto coperto da passamontagna, molto probabilmente un uomo, che scavalca il cancello d'ingresso e si introduce nello stabile aprendo tutte le gabbie dove erano ricoverati più di 250 cani. La figura si è poi dileguata così come è comparsa.
Ciò che è accaduto nelle ore successive, nella parte del canile non ripresa dalle telecamere, è stato visto la mattina dagli addetti alle pulizie: tutti i cani circolavano liberamente per la struttura. Molti erano a terra, morti o agonizzanti in seguito alle aggressioni subite dagli altri animali.
Tarantino, l'animalista che ha portato alla ribalta l'episodio, si è già rivolto al commissariato prefettizio, Gianni D'Onofrio, chiedendo un suo rapido interessamento.